Qual'e' la vocazione del nostro entroterra?
Lettera al direttore di TuttoFlaminia

Nell'ultimo numero sono stati tracciati i bilanci delle recenti Fiere, Mostre e rassegne varie e sciorinando apprezzamenti e bilanci positivi temiamo però si smarrisca a volte il senso e i principi fondanti dell'economia, della sostenibilità e dell'etica. Non si vuole con questo "rovinare la festa" o fare i conti in tasca alle tradizioni ma invitare ad alcuni riflessioni e capire veramente se dietro c'è un progetto un pò più consistente e più lungo di 4-5 giorni di festa paesana.
Ad Acqualagna per la Fiera Nazionale del Tartufo il giro d'affari arriva dappertutto ma non si trovano poche centinaia di euro per un monumento al cane da tartufo (che questra associazione chiede da 3 anni), vero artefice di questo fiorente commercio; un piccolo esempio ma eloquente, per cui non c'è da sorprendersi se il prodotto che si vende è elevato a simbolo di un ambiente incontaminato mentre a mezzo chilometro dalle case di Bellaria e Pole si vuol far aprire una industria insalubre di prima classe....
A Cagli si fa un gran parlare del patrimonio naturale e storico: si producono DVD e cartine ma la Comunità Montana stenta a capire che sta "vendendo" dei prodotti "avariati", perchè la metà dei sentieri sono invisibile e alcuni monumenti pericolanti.
A Cantiano ci si è inventati un'altra Fiera del Tartufo ma non più tardi di un anno fa il comune ha fatto abbattere un vecchio bosco di cerri, nell'alta valle del Balbano, mentre proprio un gruppo di tartufai chiedeva (pagando) di non rovinare quel "serbatoio" di tuberi.
Che dire poi del Cavallo del Catria: tutto molto bello, il riconoscimento della razza, i messaggi che passano sulla docilità, la robustezza e l'adattabilità alle passeggiate, peccato che poi la stragrande maggioranza di questi bellissimi animali finisce al mattatoio...
Non è forse ora di chiedersi qual'è la vocazione del territorio? Chiedersi come mai i musei restano chiusi per gran parte dell'anno o perchè il Centro Visite del Bosco di Tecchie è stato per anni la locanda delle colazioni e i pranzi di un manipolo di cacciatori?

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI LUPUS IN FABULA
associazione ambientalista di volontariato - onlus

Novembre 2006


 

 

 

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